lunedì 1 marzo 2010

repressione

ciao a tutt
purtroppo ecco le cattive notizie:
venerdi mattina scorso i carabinieri di siena assieme a quelli di
rosia/sovicille hanno presentato 6 provvedimenti repressivi nei confronti
di altrettante persone che si trovavano lo scorso 13 gennaio a podere
campofico la mattina del tentato sgombero. questi provvedimenti, spiccati
dalla questura senese, colpiscono la libertà di movimento di sei persone,
le quali si trovano per ben tre anni a doversi allontanare dal comune di
sovicille, e nelle successive 48ore a doversi presentare nelle questure del
proprio comune di residenza. l'inadempienza a tale provvedimento comporta
da un mese a sei mesi di arresto nel caso in cui tali persone vengano
intercettate nel territorio del comune di sovicille nei prossimi tre anni.
nei provvedimenti risulta scritto che le sei persone risultano pericolose
per l'ordine, la sicurezza e la tranquillità pubblica, motivando tale
pericolosità col ritrovamento di simboli politici anarchici sui muri, che
due degli occupanti sono indagati per invasione di terreni o edifici, che
numerosi degli occupanti identificati risultano segnalati alle competenti
autorità giudiziarie, infine viene menzionato un volantino del podere
campofico in cui si dice:".. venite a sgomberarci coi manganelli,noi
rioccuperemo qui e altrove, decisi a fomentare contro di voi...vi
restituiremo colpo su colpo"

si tratta di un primo e violento attacco da parte delle autorità nei
nostri confronti e verso coloro che hanno dimostrato solidarietà la mattina
del 13gennaio. pare banale ma doveroso dire che:
1) si tratta di repressione politica che cerca di allontanare e dividere
le persone che da tempo stanno tessendo e condividendo esperienze e
progetti nell'ambito del podere occupato
2) vogliono impaurire coloro che in futuro potreb bero avvicinarsi e avere
relazioni con gli abitanti del podere
3) i fogli di via notificati si rifanno per modalità e efficacia alla
legislazione fascista (allontanamento, confino, obbligo di firma etc)
4) la digos di siena ha già provveduto nelle settimane scorse ad
intimidire bar e esercizi commerciali di rosia dall'esporre volantini di
iniziative del podere campofico
5) gli argomenti e le ragioni sostenute nei provvedimenti di
allontanamento risultano pretestuose, incomplete e pure false, dicendo che
molti sono pregiudicati (e non è vero), che ci sono gli estremi di
pericolosità ( i pericolosi sono i questurini di siena), e che hanno un
valore di prevenzione della tranquillità sociale (invece si tratta di
repressone di tipo fascista)

pare scontato ribadire che la mattina del 13gennaio non ci è stata alcuna
colluttazione ne' nessun tipo di comportamento violento e irrispettoso nei
confronti della autorità. questa è la moneta con cui ci ripagano del nostro
atteggiamento pacifico. tranquilli siamo ma non coglioni.
non abbiamo paura e per questo invitiamo tutti a rafforzare con noi i
legami di solidarietà e reciprocità necessari per portare avanti le nostre
idee, le prossime iniziative,i futuri percorsi di ostilità contro i gestori
delle nostre vite e i loro zelanti servitori

VIVA CAMPOFICO! VIVA LA LIBERTA'! VIVA L'ANARCHIA!

lunedì 18 gennaio 2010

PODERE CAMPOFICO _____________________ EVENTI REALIZZATI

PODERE CAMPOFICO _____________________ EVENTI REALIZZATI

Domenica 13 settembre 2009 presentazione del gruppo pisano CONTRO TV

15,00 - Presentazione del Collettivo CONTROTV – Fausto
15,30 – “La società della TV: strategie comunicative, potere e
consenso” – Mariangela
16,00 – Controinformazione: “Il petrolio a casa nostra: le verità del
Delta del Niger” – Umberto
16,30 – Coffee and Wine Break
17,00 – Video da proiettare –18,00 – TAVOLA ROTONDA // DIBATTITO - moderatore Pippo
20,00 – CENA A OFFERTA LIBERA
22,00 – Musica e Parole su Pasolini – di Luciana Manco
23,00 – Musica live punk rock
24,00- Dj Igor (non so il nome d’arte..)

Domenica 22 novembre 2009 presentazione associazione

Alle ore 17 è convocata la prima assemblea dell’associazione TERRA LIBERA tutti gli amici e simpatizzanti sono invitati a partecipare, seguirà un aperitivo e due rappresentazioni teatrali con la partecipazione di Angelo Maddalena con lo spettacolo: "una scusa per cantare e per viaggiare" e Angelo Pollara presenterà “Cronaca di una morte annunciata”.

Sabato 12 dicembre 2009 “Autoproduzioni in fiera”

programma:

ore 13- mercatino delle piccole autoproduzioni agricole, artigianali e performance artistiche

ore 18 - tavola rotonda: “storie di lotte, di resistenza e di occupazioni nella montagnola senese”

ore 20 – cena sociale

ore 22 – concerto di musica popolare dei “Foresteri” (pizziche e tarantelle da Carrara)

Martedì 12 gennaio 2010

20.00 cena Sociale

Al Presidente della Provincia di Siena Oggetto: Interrogazione consiliare a risposta orale e scritta.

http://gruppocomunistaprovsi.blogspot.com/2010/01/mozione-consiliare.html

Campofico, sfratto rinviato al 9 marzo

13 gennaio 2010, 18:44 www. ilcittadino online
di Augusto Mattioli

SOVICILLE. Non è stato fatto lo sfratto agli occupanti della casa del podere Campofico nel comune di Sovicille poco lontano da palazzo al Piano. Tutto è stato rinviato al prossimo 9 marzo giorno in cui il gruppo, di persone che abitano nell’edificio dovrebbero andare via.
L’ingiunzione di sfratto è stata fatta dalla Provincia di Siena, proprietaria dell’immobile, che da anni era del tutto abbandonato.
“Noi - raccontano gli occupanti che si sono costituiti in un’associazione denominata Terra Libera - lo abbiamo anche rimesso in sesto, rifacendo il tetto e altri piccoli lavori. Qui abbiano fatto anche le attività che solitamente si fanno in campagna. Abbiamo delle capre, delle arnie per il miele, coltiviamo un piccolo terreno e raccogliamo le olive”.
Ma soprattutto questi ragazzi hanno un tetto dove stare. Un modo di vivere diverso in un ambiente più a misura d’uomo e non condizionato dai pericoli della speculazione. Questa mattina (13 gennaio) nel podere si sono presentati in forze le guardie della Provincia e anche i carabinieri, che hanno identificato tutti i presenti, giornalisti compresi, di scorta all’ufficiale giudiziario, signora Scopelliti, che ha avuto qualche difficoltà per entrare perché alcuni componenti del gruppo hanno chiuso la porta della casa.
Con un trapano si è cercato di aprirla poi la porta è stata aperta dagli stessi occupanti.
L’ufficiale giudiziario ha controllato l’interno dell’abitazione e anche le parti circostanti. Polizia provinciale e carabinieri non hanno però proceduto allo sgombero. Che se non ci saranno sviluppi diversi dovrebbe avvenire appunto ai primi di marzo.
Ora bisognerà capire quali sono le intenzioni della Provincia circa il futuro del complesso. Ha intenzione di venderlo? E a chi? In ogni caso dovrebbe interessarsi anche di chi in quella abitazione a fino ad oggi vissuto per necessità non avendo i mezzi per potersi permettere, con i prezzi che corrono, un altro tetto.
Clicca qui per vedere la photogallery

martedì 24 novembre 2009

TERRA LIBERA PODERE CAMPOFICO



UN ESPERIENZA RURALE SENESE APERTA A TUTTI, A SOSTEGNO DELLA DIFESA DEL TERRITORIO, DELLA BIODIVERSITA’, DELLE ANTICHE SAPIENZE CONTADINE INDIGENE, DELLA PRODUZIONE E FRUIZIONE DI PRODOTTI AUTOGESTITI E DELLA CREATIVITA’ INDIVIDUALE SOSTENUTA DAL GRUPPO INSIEME ALLA POLITICA VIRTUOSA CONTRO LA VIOLENZA E IL SERVILISMO.

“Visibilità per essere visti”

a cura di: ASSOCIAZIONE TERRA LIBERA PODERE CAMPOFICO

CHI SIAMO
Siamo donne e uomini liberamente associati in TERRA LIBERA. Proveniamo da esperienze diverse, ma abbiamo in comune l’obbiettivo della convivenza paritaria, sosteniamo attivamente lo scambio intellettualecongiuntamente ad un’economia agricola basata sull’autoproduzione di prodotti naturali.

CHE COSA PROMUOVIAMO
Proponiamo un’esperienza di convivenza tra le persone al di fuori della famiglia mononuclerare, lo scambio intellettuale nel rispetto della natura umana, l’individualità creativa delle persone unite dal disappunto per la trasformazione della società e del territorio che continua nella sua corsa distruttiva e cieca.
Una voce ferma a favore del territorio in contro la sua trasformazione irreversibile dovuta alle logiche economiche che hanno separato il mito dalla realtà, creato spazi d’uso turistico inaccessibili e blindati o semplicemente cristallizzati, a favore di ricordi romantici della campagna aristocratica, perdendo per strada la genuinità degli spazi e degli ambienti e del tessuto sociale rurale, tuttora esistente, ma in via di estinzione come noi riteniamo di essere.

Chiediamo una trasformazione del territorio rurale a nostro favore in cui possiamo utilizzare i nostri poderi, le nostre campagne contro una politica che delegittima i diritti di chi non e’ un turista, ma e’ radicato qui, e vuole vivere a stretto contatto con la terra e recuperare antichi saperi da recuperare e preservare.

Sosteniamo la piccola agricoltura contadina dove la centralità del lavoro umano si dissocia dalle logiche del mercato globale e da quelle della totale meccanizzazione e della grande distribuzione.
Un diverso approccio all’agricoltura, basata sulla possibile esclusione dei mezzi meccanici, preferendo la lentezza del lavoro manuale a favore del piacere dell’ attività.
Crediamo in una produzione rigorosamente naturale, in una filiera corta, non solo legata alla territorialità del prodotto ma anche al rapporto diretto tra chi lo produce e chi lo mangia.
In altre parole il nostro è un progetto sociale ed “ecologico” perché presenta garanzia di essere accolto, vissuto e quindi mantenuto e durevole nel tempo.
Crediamo di poter rappresentare un’alternativa al modello cittadino e di poterla condividere. L’ elemento fondamentale del nostro approccio ecologico, non semplificato ma ampliato, è il ritenere utile costruire uno spazio di natura sociale rivolto al confronto tra individui attraverso momenti di scambio e di formazione di saperi reciproci.
Riteniamo che il luogo da noi prescelto oltre a rappresentare uno spazio culturale aperto al territorio possa essere un’alternativa allo stress della vita moderna con visioni differenti d’intendere la vita (spazi creativi, scambio di relazione, momenti d’incontro, sia politici che ludici, oltre a corsi di formazione alternativa basata sull’esperienza di artigiani, artisti e conoscitori di antichi saperi).
Oltre a ciò è un luogo di produzione agricola in piccola scala di prodotti naturali (s’intende un’attenzione al processo di produzione che prevede l’inclusione di erbe spontanee e l’esclusione di additivi sintetici e chimici artificiali).

Crediamo nella gratuità delle nostre relazioni basate sul meccanismo di solidarietà; crediamo che l’assenza della proprietà privata, l’autorecupero e l’autogestione sono elementi di arricchimento delle relazioni sociali.

L’OCCUPAZIONE DI CAMPOFICO
Per questi motivi difendiamo la scelta di aver occupato il Podere Campofico, in quanto solamente questa soluzione ci garantisce l’orizzontalità delle relazioni; un luogo dove la diversità individuale ha la possibilità di incontrarsi e confrontarsi in una cornice non autoritaria in cui la differenza di età, di genere, di caratteristiche fisiche intellettuali non sono mai un elemento di esclusione o di rappresentazione gerarchica.
Ognuno contribuisce secondo le proprie capacità e soddisfa le proprie necessità in una relazione di scambio reciproco.
Il podere di Campofico è stato occupato nella primavera del 2009. Sono trascorsi pochi mesi e sono già state attivate le produzioni del miele con circa 10 arnie, un orto per l’auto consumo, la pulitura e potatura degli ulivi abbandonati con la conseguente raccolta e produzione dell’olio. Abbiamo risistemato l’ immobile ripristinando l’impianto elettrico ed idraulico, la pulizia degli ambienti e delle stalle per integrare un’attività produttiva di animali da cortile.
Consapevoli dell’assoluta marginalità rispetto al progetto economico della provincia di Siena, riteniamo altresì che tale iniziativa sia un’ esperienza culturale importante, un segnale positivo in un mondo compromesso dal dissesto ecologico ambientale e che questa sia una risposta alle problematiche da dover affrontare nel presente piuttosto che nel prossimo futuro.
Consapevoli di essere una goccia nell’oceano insieme a tante altre gocce, che aspettano solo di mettersi in rete, riteniamo di essere un punto di riferimento del territorio per chi vuole un’alternativa di pensiero e di quotidianità fuori dalle logiche del sistema tecnocratico.

L’amministrazione provinciale ha dato corso con i suoi legali alla restituzione dell’immobile e per questo invitiamo le persone sensibili alle tematiche ecologiche ambientali e sociali di sostenerci in questo difficile percorso di resistenza.
I componenti dell’associazione scelgono di organizzarsi in forma assembleare mensile.

CHE COSA VOGLIAMO

VOGLIAMO CHE LA REALTÀ DEL PODERE DI CAMPOFICO E DEL PODERE DI S. MARCO MANTENGANO LA LORO PECULIARE CARATTERISTICA DI PODERE CONTADINO EVITANDONE LA TRASFORMAZIONE IN RESIDENCE:
COSTRUIRE E CONSOLIDARE UNA REALTÀ RURALE PROPORNENDO DI ESSERE INTERPELLATI PER IL RECUPERO E MANTENIMENTO DELLE AREE VERDI CIRCOSTANTI E PER LA PRODUZIONE DI MATERIA PRIME AUTOCTONE COLTIVATE IN MANIERA NATURALE E BIOLOGICA.

DOMENICA 22 NOVEMBRE 2009

Alle ore 17 è convocata la prima assemblea dell’associazione TERRA LIBERA tutti gli amici e simpatizzanti sono invitati a partecipare, seguirà un aperitivo e due rappresentazioni teatrali con la partecipazione di Angelo Maddalena con lo “una scusa per cantare e per viaggiare” e Angelo Pollara presenterà “Cronaca di una morte annunciata”.


Per contatti la nostra email: campofico@yahoo.it

PODERE CONTRO POTERE



Abbiamo occupato un podere di proprietà dell'amministrazione provinciale di Siena, vicino al castello di Palazzo al Piano, da qualche anno in stato di abbandono. Abbiamo recuperato e messo in produzione un orto familiare, ripristinato parte dell'oliveta circostante (gran parte è già stata ingoiata dal bosco), alleviamo api e produciamo miele genuino, stiamo prendendo capre e altri volatili da cortile. La casa è uno spazio aperto a tutti, dove sperimentazione, orizzontalità dei rapporti, mutuo appoggio, autogestione non sono parole vuote ma vengono praticate e messe di continuo in discussione/evoluzione.
Lo diciamo chiaramente: nel nostro caso forse non si tratta di avere o meno una meta precisa da raggiungere (se e quanto a lungo resteremo in questo podere non dipende esclusivamente da noi, ma soprattutto da quanto la speculazione e la privatizzazione del territorio della montagnola senese riuscirà a schiacciare anche il nostro percorso). Si tratta, piuttosto, di praticare subito pratiche e percorsi di reale autonomia, che possano scardinare, nel loro piccolo, i meccanismi di alienazione, sfruttamento e autoritarismo di varia natura presenti nella vita quotidiana della gente, che malumori e brontolii è improbabile riescano ad infrangere. Viviamo giorni in cui bisogna ammettere che, ad un sempre più vasto consenso nei confronti della paradossale nocività che Politica e Mercato impongono al pianeta, si accompagna un crescendo di lamentela nei riguardi delle schifezze e degli orrori che questo "bel mondo" si tira dietro… eppure, almeno qui da noi nella Fortezza Occidente, quello che manca è proprio la spinta ad andare oltre l'indignazione e la lagna, e si fa una gran fatica ad azzardare ipotesi di intervento concreto, e soprattutto fare in modo che queste possano essere comprese e condivise.
Tutto ciò potrebbe essere un primo tentativo: partire dall'occupazione di un podere per arrivare a confrontarsi sulle caratteristiche sociali ed ambientali del nostro territorio, in un'ottica di liberazione da autoritarismi e inquinamento; dare impulso ad ambiti comunitari autonomi, cioè indipendenti da altre strutture politiche o istituzionali, che siano in grado di gestire da sé le proprie attività e che al tempo stesso mantengano una relazione di contatto e collaborazione con situazioni affini.
Siamo convinti che la ricerca delle libertà, del coraggio e dell'entusiasmo necessario per resistere a questo stato di cose debbano essere il percorso obbligato di ognuno di noi.
Certo, non è semplice parlare di come coltivare un campo di patate mentre per strada i tutori dell'ordine applicano leggi razziali, mentre le libertà di ognuno vengono calpestate nell'assoluta indifferenza. Coi tempi che corrono, sarebbe forse più saggio e contingente proporre la formazione di gruppi di difesa contro le ronde e il fascismo dilagante, ma ugualmente ideale e fondamentale sarebbe che le differenti proposte in difesa del territorio e della vita venissero intese nella loro complementarietà.
Insomma, non ci si può accontentare di difendere l'orticello del piano di Rosia dalla devastazione dell'aereoporto senza attaccare lo strapotere e la funzione che la Novartis svolge in questa operazione, oppure senza denunciare la cementificazione selvaggia del territorio senese, la sua privatizzazione, lo sperperio di denaro pubblico a favore di progetti elitari e non di reale benessere collettivo (come sbandierano con propaganda roboante i governanti della nostra terra)
A noi non interessa sembrare simpatici o giusti, giacchè apparire brave persone, avere la pancia piena e un po' di distrazione in formato 16 pollici è l'unica cosa importante in questa retrograda e ipocrita società italica.
IL LAVAGGIO DEL CERVELLO funziona a pieno regime, confondendo, cancellando, riformando il sentire comune, svuotando le parole del loro significato e colonizzando l'immaginario. Con la mistificazione, si può inculcare qualsiasi idea: che i repubblichini fossero bravi ragazzi in buona fede, degni di memoria più di molti partigiani assetati di sangue, che i militari per le strade diano sicurezza e non paura, che la vivacità dei bambini sia una malattia da correggere con psicofarmaci, che il nucleare sia una fonte di energia rinnovabile e pulita, che le guerre siano operazioni di pace, che l'ingegneria genetica risolverà la fame nel mondo, che la schedatura dei senzatetto e dei bambini rom sia a fin di bene, che la violenza sulle donne sia un problema di ordine pubblico e non profondamente culturale, che gli immigrati vengano in Italia deliberatamente per delinquere, che i cittadini se ne possano legittimamente difendere bruciandoli, bastonandoli, sparandogli.
CHI GOVERNA LO SA BENE. Che si scannino i poveri tra di loro: se il nemico è il lavavetri, se il lavoro manca perché lo rubano gli immigrati, nessuno si degnerà di districare l'intreccio di interessi che lega politici, industriali, banche, mafiosi, costruttori, editori, assicuratori, e quanti altri si spartiscono la torta vera. Mentre i più si ammazzano per le briciole, i poteri forti non mollano l'osso e, governi la destra o la sinistra, avranno comunque il pasto garantito senza litigare: cane non mangia cane, al contrario di come si suol dire.
Così vanno le cose in questo liberissimo Stato di polizia: quanto tempo ancora ci vorrà perché chi ancora dorme o fa finta di non vedere se ne accorga..
Noi ci siam mossi, prendendo la terra che ci serviva per coltivare, una casa dove abitare, per non morire sotto l'usura degli affitti senesi, cercando di delegare sempre meno i pezzi delle nostre vite. Che aspettiamo ad alzare la testa?

p.s. proprio in questi giorni la Provincia, tramite il tribunale, ha già fatto richiesta di reintegro del possesso del podere. Abbiamo pertanto bisogno di consigli, energie, solidarIetà nella lotta per tenerci la casa.


gli abitanti di podere campofico



DOMENICA 22 NOVEMBRE 2009
Alle ore 17 è convocata la prima assemblea dell’associazione TERRA LIBERA tutti gli amici e simpatizzanti sono invitati a partecipare, seguirà un aperitivo e due rappresentazioni teatrali con la partecipazione di Angelo Maddalena con lo spettacolo: "una scusa per cantare e per viaggiare" e Angelo Pollara presenterà “Cronaca di una morte annunciata”.